va bene lezione avevo iniziato giorgia collezione dedicata all'intervento dell'italia in guerra allo scoppio della guerra l'italia si proclama neutrale l'italia non vuole partecipare alla guerra all'interno comunque della triplice alleanza e dunque il governo guidato da salandra consultando sicuramente con il re il torrino le terzo prende tempo proclamando appunto la propria neutralità vi ricordo che la triplice alleanza ad alleanza militare tendenzialmente difensiva stipulata da de pretis con la germania e l'austria impero asburgico per di fatto sostenere l'imperialismo per proteggersi reciprocamente rispetto alle politiche estere di francia e l'inghilterra dunque era un'alleanza nata nel contesto tardo ottocentesco a sostegno delle politiche imperialiste dunque l'italia dispetto alla triplice alleanza a molti a molti dubbi li dall'interno il governo è il governo e dunque prende tempo proclamandosi neutrale la questione però è molto più complessa per questo si chiama un'intera lezione alla questione italiana perché complessa variegata ed è anche un po specchio dei tempi la vicenda in questione è il dibattito lo scoglio durissimo tra neutralisti e interventisti l'italia allo scoppio della guerra si spacca si spacca si spaccano i partiti si dividono i partiti gli uni contro gli altri massi video anche i partiti al loro interno si dividono intellettuali si dividono le forze sociali si dividono di fronte allo scoppio della prima guerra mondiale i cittadini l'opinione pubblica pubblico una categoria applicabile poi il corso e novecento sempre più ai cittadini alle masse ma già nella prima guerra mondiale come già a fine ottocento c'è un evidente dalla rivoluzione francese in avanti l'opinione pubblica il sentire dei cittadini è il crearsi una coscienza dei cittadini è fondamentale l'interazione politica chi governa sempre più che fare con le prime pubblica chi veicola messaggi vaganda chi giornale all'epoca sempre più che fare proprio repubblica dunque allo scopo la prima guerra mondiale l'opinione pubblica italiana i partiti i poteri gli intellettuali si dividono c'è una frattura molto forte radicale tra neutralisti core che la guerra non la vogliono e gli interventisti coloro che vogliono invece l'ingresso in guerra dell'italia neutralisti partiamo da essi possono anche essere definiti chiamati pacifisti cioè coloro che non vogliono la guerra e vogliono dunque la pace attenzione però preferisco neutralisti anziché pacifisti perché il termine pacifismo ci vorrebbe rimandare una prospettiva poi politica anche filosofica da tolstoj pass in futuro gandhi martin luther king coloro che non sono un vogliono la guerra ma credo nella pace come diritti giustizia come armonia come condizione odio sociale qua c'è un pacifismo innanzitutto nel senso di dire no alla guerra poi molti di queste forze hanno anche un'idea di società che deve superare drasticamente la guerra per andare verso la giustizia ma quello che caratterizza queste forze politiche sociali intellettuali e il dire no a questa guerra alla prima guerra mondiale di reno l'intervento dell'italia e partiamo da lui dal personaggio chiave della politica italiana inizi del novecento giovanni giolitti giovanni giolitti non l'uomo che ha già preceduto quattro esecutivi che sia pescara a guidare il quinto poi nei primi anni 20 nella crisi fiumana ritornerà d'annunzio avanti la quinta cl è autorizzato ad uscire alle 13 domani 24 11 vederci più lo chiediamo dentro il video così è online hanno ancora con la firma almeno cominciamo da giolitti che il personaggio politico più influente la storia di inizio novecento e giovanni giolitti il liberale che ha deciso di abbandonare poi il governo e sto messo in parte sfiduciato lui come fosse dimesso prima di essere completamente sfiduciato di giolitti e una serie di liberali progressisti liberali più siamo aperti anche una sorta di d d d di modernità o di giustizia sociale i giorgio litti è contrario alla guerra e lo dira in parlamento lo dirà poi anche in maniera netta nelle sue memorie che scriverà poi nei primi anni venti perché giolitti contrario alla guerra jewitt contro la guerra in nome non di un idealismo non è un pacifismo un'altra lismo ideale ideologico ma in nome tendenzialmente del pragmatismo il pragmatismo e la cifra politica di giolitti giolitti un pragmatico non è un'idealista è più questa cosa penso che ormai la sappiate bene e dc giolitti l'ingresso in guerra dell'italia sarebbe una catastrofe da un punto di vista economico da un punto di vista sociale perché perché l'italia non è economicamente e militarmente preparato alla guerra e dunque la guerra non s'ha da fare la guerra non è nelle potenzialità economiche militare dell'italia lungimirante e giolitti e dunque non si sceglie la guerra né a fianco dell'alleanza ma a fianco dell'alleanza vi ripeto quasi ormai nessuno dei dirigenti italiane i vertici militari e politici vuole entrare ma neanche a fianco dell'intesa neanche a fianco dell'inghilterra la francia che la posizione che sta crescendo in italia ed è quella posizione che si realizzerà dunque della recuperata economicamente non è preparata militarmente e per di più deciso letti rimanendo neutrale l'italia potrebbe avere dei vantaggi sia economici sia politici ecco il pragmatismo cioè se l'italia rimane neutrale l'economia italiana potrebbero giustizia rafforzarsi perché potrebbe avere delle partnership commerciali economiche con tutti i paesi in contesa contendenti un'italia un po prostituta sì non lo so che studi mai neutrale e non ti schieri poi anche commerciare oppure se non commerciale con entrambe le parti puoi commerciare con con l'intera se sceglie di stare più della parte l'intesa poi decidere comunque di fare un'alleanza commerciali sostenerla economicamente ma schierarsi politicamente mi talmente con noi delle due fazioni significa trascinare il paese in una crisi economica e sociale da cui sarà difficile sollevarsi profeta profetico direttamente direttamente quello che accadrà l'idea dopo la prima guerra mondiale precisa una crisi economica e sociale e politica vorticosa e vertiginosa che porterà l'italia di fatto al al fascismo non ci serve fascismo senza prima guerra mondiale prego perché potrebbe la propria perché l'alleanza imperi centrali secondo giolitti non rappresentano il futuro la modernità la naturale alleanza politica dell'italia perché il trentino alto adige l'universo giulia perché l'invadenza tedesca punto austriaca a nord sarebbe più opportuno forse alleanze con l'intesa va bene ma facciamo un podista economico così potremmo ottenere anche dei vantaggi politici giolitti come molti altri analisti alghero prosegue diverse ha capito che l'impero ottomano e in modo particolare per i temi in modo perché quella sborgi co sono ormai di famosissimi giganti dai piedi d'argilla dell'impero asburgico attraverso da spinte etniche nazionalisti che gli slavi cechi slovacchi magiari va bene gli austriaci gli irredentisti italiani e cesare battisti nel trentino alto adige l'impero asburgico vedo tante minoranze interne e destinato prima o poi a frammentarsi della serie stiamo lungo il fiume assistiamo allo sgretolamento dell'impero asburgico e ne raccoglieremo i nodi politici cioè quando l'impero asburgico si sgretolerà l'inghilterra la francia il friuli il trentino sceglieranno è chiaro dalla guerra quell'impero rischia di cadere con la guerra rischia di cadere dalla guerra ne uscirà l'impero asburgico ha forzato noi raccoglieremo i risultati politici anche non partecipando militarmente in maniera diretta pragmatismo di giolitti anche lungimiranza politica di giovanni giolitti qui veniamo al punto 2 la seconda forza politica che ormai la forza politica sociale più organizzata più importante d'italia parliamo dei socialisti e qui ragazze parliamo di un vero e proprio dramma perché questo potevo metterla fosse delle caratteristiche della prima guerra mondiale tra le vittime della prima guerra mondiale quali sconfitti la prima guerra mondiale un viso non solo l'impero zarista tedesco austriaco ottomano ma tra le vittime dell'inter della guerra mondiale ha prima mondiale di è certamente l'internazionale socialista di è certamente il mondo dei partiti socialisti perché così recupero una lezione che non ho ancora fatta c'erano croft i partiti socialisti il movimento socialista operaio sindacale a partire da metà anni sessanta e 800 mila 164 autorità l'internazionale prima londra l'internazionale la prima interessa tutti i pro ed i socialisti o i preti operai o altri movimenti c'è un anti mazziniani gli anarchici all'inizio sono ritrovati a londra per dare vita a un luogo in cui si metta al centro la lotta della classe operaia del movimento operaio l'emancipazione del proletariato si metta al centro dell'attenzione l'organizzazione della lotta delle classi subalterne dei lavoratori no a londra si ritrovano tutti e all'inizio anche gli anarchici cio mazziniani populisti russi sono tanti tanti tanti partiti che si rifanno al popolo e proletariato all'ex subalterne questo internazionale tramite delle battaglie la battaglia no chiaramente a favore degli operai di sindacati si organizzano i movimenti questo internazionale diventerà negli anni 80 poi fine anni ottanta dell'ottocento la seconda internazionale perché rispetto alla prima vengono in parte espulsi gli anarchici e tutti i partiti i movimenti non della galassia marxista e socialista la seconda internazionale sarà farla i partiti dei movimenti socialisti spazio né marxista e i socialisti si divideranno poi dentro l'internazionale socialista interesse socialista tra riformisti e rivoluzionari se tra socialisti comunisti più ortodossi e comunisti socialisti più riformisti eterodossi dunque la seconda internazionale negli anni il 1890 1905 210 si ritrova ea parigi anche altre città ed organizza il movimento operaio di matrice socialista ci sono tutti i partiti principali socialisti cioè quello italiano nel merito 4 entra il labour party inglese la socialdemocrazia tedesca l'ospedale i socialisti francesi entreranno i comunisti il processo democratico russo diviso in due correnti boys eliche mission di chi vuol dire sapere che c'è una internazionale di tutti parli socialisti di vitra riformiste rivoluzionari scoppia la guerra l'internazione socialista ha la pretesa l'ambizione di raggruppare i socialisti non su base nazionale perché chiusura del manifesto proletari tutto il mondo unitevi perché il proletariato non ha come nemico un'altra nazione il proletariato a come avversario la classe dominante la borghesia il nemico di classe dunque il nostro nemico italiani non è l'operaio francese caro lavoratore minatore belga il tuo avversario non è il minatore del galles non è l'operaio della in germania noi proletari non è il fatto che perde le nostre catene dobbiamo unirci nella rivoluzione proletaria internazionale contro la classe dominante borghese è l'unica prospettiva politica di stampo internazionalista che vuole raggruppare la classe operaia e organizzarla seguite scoppia la guerra e cosa fanno i governi i governi mandano gli eserciti a combattere ma gli esercita chi sono composte a lavoratori operai da contadini o gli ufficiali da borghesi la guerra è una lotta orizzontale ve l'ho già spiegato tra popoli tra operai tra contadini invece la guerra che reputano giusta la lotta di classe per i socialisti e quella verticale tra classi subalterne e classe dominante i governi hanno trasformato le lotte di classe di quegli anni per l'attore carlo per il salario per le pensioni o per la rivoluzione le lotte contro il capitalismo condicio borghese è una lotta di dal basso verso l'alto la guerra portato gli operai da lottare dal basso verso la classe dominante ad uccidersi reciprocamente rompe ma i partiti socialisti che invocano la rivoluzione all'interno dei loro stati sono messi all'angolo con questa argomentazione è scoppiata la guerra ma tu socialista francese 6 a fianco degli operai francesi contro quelli tedeschi vuoi parlare di rivoluzione to party società tedesco appoggi gli operai tedeschi al fronte o partecipa gli operai francesi e tu operaio inglese 6 commi gli operai inglesi contro quelli francesi contro quelli tedeschi o stai parteggiando per l'unica degli operai i partiti socialisti sono messi all'angolo con questa argomentazione è scoppiata la guerra ora che scegliere se stare con la nazione o con gli altri proletari la rivoluzione avrebbe uso dire io sto con il altra parte del precariato perché io sono molto più simile negli interessi della comunità sociale io carraio francese o tedesco o uno strip co un russo un inglese invece i partiti socialisti soprattutto quello francese sia vero bene quello francese e quello tedesco cedono e cominciano a dire non possiamo non dare il sostegno i nostri operai che sono di proletari in divisa non possiamo non appoggiare e dunque pur di non lasciare soli gli operai su veste nazionale i partiti socialisti tedesco che cominciano dire noi non dobbiamo né appoggiare la guerra messa a votarla ma se tu quando scoppia la guerra non la contrasti il 10 giri min e neutrale rispetto alla guerra di fatto la poggi dunque in molti paesi socialisti come quello tedesco lo quello col francese finiranno per appoggiare la guerra il nome della poggiare gli operai della propria nazione dunque l'asl in terrazzo c'e l'ex socialista si divide su delitti furenti tra i socialisti che dicono dobbiamo comunque sostenere il nostro breve fronte e chi dice noi dobbiamo sostenere non lotterà è il fronte ma gli operai che al fronte devo diventare rivoluzionari alleanza tra gli operai proletari in divisa e gli altri che dicono ma trio della fir la guerra l'internet socialista muore perché si dividono i socialisti tra chi dice ora sosteniamo i nostri soldati al fronte e chi dice dobbiamo rimanere tutti uniti come classe operaia classe proletaria contro la classe dominante la guerra si spazza diventa si divide infatti fuoriescono che la sinistra più radicale rivoluzionaria dei socialisti si ritroverà poi in svizzera zimmer la mi ha detto che non ha visto che avete la conferenza tra cui l'eni rosa lux con i socialisti rivoluzionari che dicono trasformiamo la guerra in rivoluzione dunque nasce non a loro internazionale ma nasce in svizzera una assise un'assemblea di tutti quei socialisti che non accetto la posizione del né boicottarne sabotare veniamo noi gli italiani sono socialisti sono contro la guerra sono contro la guerra e nel 14 hanno fatto manifestazioni nel 13 hanno fatto mostrazione 11 12 13 contro l'imperialismo ma ora i soci italiani che sono contro la guerra pensano che il motto probabilmente ne boicottare nel sabotare cene non appoggiamo ma neanche lavori contiamo sia una via d'uscita per tenere insieme il movimento operaio italiano dunque i socialisti sono contro la guerra perché la guerra la guerra della classe dirigente la guerra della borghesia che mando a morire proletario operai contadini e la guerra della macelleria sociale quegli operai che lottavano nelle fabbriche nelle piazze per l'attore di giornate lavorative vengono mandati a massacrarsi reciprocamente al fronte i socialisti lo sanno ma scelgo una linea morbida nel dire non boicottiamo né appoggiamo e dunque i socialisti che sono la forza più grande e contro la guerra ma modera la propria posizione impatto contro la guerra cioè non riempie le piazze non organizza più scioperi contro la guerra per non essere cosa guarda noi siamo in fronte oppure noi andiamo in guerra e voi fate gli scioperi e chiaro dunque sociali sono contro la guerra ma progressivamente avranno una posizione sempre più moderata a parte i socialisti più rivoluzionari socialisti più radicali che se è più sano critici devo dire ragazzi che da tutti i socialisti europei o si promette rispetto a quelli inglesi francesi tedeschi quelli italiani sono i più convinti contrari contro la guerra contro la guerra e di e ovviamente il mondo anarchico libertario gli anarchici sindacato degli anarchici e l'organizzazione degli anarchici a chi siano ragazze molto molto molto molto leggera ma non siano sarebbero nardi c gli anarchici ed espulsi ad uno del mondo dall'interazione socialista perché non voglio l'organizzazione politica di stampo punto socialista fatta di partiti sezioni dirigenti propaganda se gli anarchici non vogliono che lo sta che lo stato socialista che alcuni valeggiano o che il partito socialista che alcuni non sostenete costruiscono diventi un nuovo soggetto dominante un po profeti sia rispettato il bolscevismo lo semplifico gli anarchici non vogliono la guerra perché la guerra e della classe dominante perché queste sono questi dei solisti di socialisti perché la guerra macelleria sociale perché vengono uccise delle persone più deboli perché la guerra per interessi della borghesia ma gli anarchici hanno ancora pure se diverso rispetto ai socialisti perché dicono che questa posizione da guerra va combattuta nel mondo del lavoro attraverso le classi subalterne senza dare una rigida organizzazione di partito perché è successo che nascendo i partiti organizzati se i gruppi dirigenti dei partiti organizzati cambio linea politica è importante la fanno cambiare a tutti gli iscritti e altri ci dicono il soggetto partito non deve diventare un soggetto dominante come lo stato il capo della chiesa noi vogliamo liberarci delle classi dominanti e senza costruire una nuova classe dominante cioè i dirigenti dei partiti socialisti gli anarchici dicono ecco perché socialisti state andando ad appoggiare indirettamente la guerra per chi dirigenti cambiano opinione e fanno cambiare opinione anche i militanti ai proletari il proletariato proprietaria tovà organizzato in maniera più libera e spontanea per dare opposizione alla guerra chiudono e turisti con è difficile parte dei socialisti della crisi cosa difficile per quel discorso mediante fatto ci sono un pò deboli politicamente però riascoltate cc ritorno la chiesa vi sarà più facile la chiesa all'opposizione e cattolici in parlamento hanno prese vanta chiara ce lo dice la chiesa ei cattolici la guerra va evitata sarà un massacro se la via che preferisco la diplomatica lug i cattolici non vogliono la guerra noi in parlamento e neanche la chiesa la vuole non è che la chiesa sia pacifista è la chiesa la guerra fatte come se la fatta sostenute non è una chiesa pacifista da buy set di ideare ideologico e una chiesa pacifista anche nella contingenza perché dicevo questa guerra sarà un massacro e dove porterà a una drammaticità sociale che sconvolge l'europa e porterà migliori di morti e dunque sempre il tema della vita e cantoni sono contrario perché la guerra in questo caso travolge la vita se dunque una posizione ideale ma è molto minore rispetto alle posizioni pragmatiche quando benedetto quindicesimo dirà fermate questa inutile strage e perché è mosso sia da idealita ci sono morti milioni di morti ma anche da motivazioni pragmatiche sono due la guerra tra intese alleanza si tratti della nhtsa e la guerra tra russi ortodossi alleati con inglesi anglicani e i francesi cece cattolici mosso gli inglesi della rivoluzione francese i francesi della luce francese l'illuminismo di napoleone alla chiesa cattolica la laicità illuminista della francia il progressismo tecnologico il parlamentarismo degli inglesi per di più gli ortodossi la la intesa tra cui tre nazioni non fa impazzire la chiesa questi tre nazioni francia like illuminista tecnologica inghilterra parlamentare liberale russa ortodossa liberalismo e laicità il mio non sono gli indiani della chiesa è nemica della luce del francese ma chieda conservatrice contro gli fanno la guerra non pensate la germania l'impero asburgico e l'ultimo grande impero cattolico del mondo gli asburgo vienna gli asburgo che governano l'austria che governo rimessa giulia e trentino alto adige slovenia per la croazia l'ungheria sono sono la potenza cattolica che aveva un tempo respinto i turchi ottomani che era affatto che che di argine rispetto anche l'avanzata di altre ideologie e il bastone del caso fare la guerra contro l'austria certo di te non sopporto gli ostici per motivi confine ma la chiesa ha paura e quello che avverrà che venga spazzato via all'ultimo impero cattolico i sovrani avevo sud i suoni kabul ci vengono nominati tali con riti cattolicissimi sony strali ancora più cattolici nei riti nelle modalità d'europa la guerra contro gli austriaci significa abbattere l'ultimo grande impero cattolico in più è riusciuto se c'è questa guerra ci sarà confusione disastro sociale e può avanzare una nuova forza in europa quello che male stesso già definisce lo spettro del comunismo dal disastro e la prima guerra mondiale a una guerra così può nascere una forza per gustarsi una forza prendere un potere una forza come i socialisti comunisti che vogliono la repubblica lo stato ateo materialista il comunismo oltre il liberalismo inglese francese e il grande un nemico della chiesa e questa guerra non combattiamo la contro i con i liberali ma soprattutto non combattiamo la fermiamola perché c'è il rischio che diventi questa guerra quel deserto quel disastro su cui può sorgere il sol dell'avvenire e per la chiesa il socialismo tutto è tranne che un sole ok prego tra il presule prodotto mano adesso ci sarà si alleeranno nella prima guerra mondiale contro i nazionalismi poiché prima no privano prima erano nemici anche perché gli ottomani portatori della mezzaluna islamica di un sultanato che non va visto come è il fondamentalismo saudita dell'isis perché 28 mar e un impero con grandi elementi di laicità ma era comunque espressione lisa e l'altro espresso del cattolicesimo è chiaro passiamo gli interventisti prego ma comunque la guerra è a schierarsi con gli asburgo e comunque tardi italiane per l'accaduto e antistorico gli italiani hanno fatto il risorgimento contro l'amburgo e chiaro contro contro l'austria e poi comunque preferiscono non la guerra perché la guerra comunque un disastro economico sociale dalle cui ceneri possono svolgersi inter rivoluzionarie la chiesa vuole lo status quo ho impiegato di più perché ero posizione che non è ancora presentate qua e le ho già fatte in parte presentando delle cause della guerra e allora vediamo in ascolto primo hour la guerra il governo salandra sonnino salandra prenderà la parola in parlamento nel maggio del 15 per convincerli della guerra poi lo riprenderà ancora l'azione del 15 per esortarli a combattere e dirà salandra questa guerra i tagli devono combatterla e devono combattere quell'intesa salander soli non a voi nel frattempo dell'intesa inghilterra francia soprattutto in russia perché l'italia da questa alleanza può ottenere l'espansione militare dove nei balcani dall'albania nel mar adriatico e grazie a questa guerra possiamo ottenere che cosa frivolezza giulia il trentino non solo pensano si va oltre trieste si va all'estero si balla dalmazia questa guerra ci permetterà l'espansione dunque sono su posizioni simili ai nazionalisti che salander sonnino appoggiano di fatto fanno proprie le argomentate tipiche di azionisti che li mettete come altra forza nazionalisti irredentisti che conoscete bene guerra per fare dell'italia una grande nazione nazione imperiale la nazione gevo nel mar mediterraneo nel mar adriatico e gli irredentisti facciamo la guerra contro l'austria per ottenere finalmente il trentino alto adige il friuli venezia giulia eventualmente anche pezzi dell istria dunque gli irredentisti nazionalisti trovo il consenso i liberali i moderati ma che stai a di raleigh destra ok come saranno e sonnino queste due forze si trovano in comune accordo sul far la guerra e si trovi qualcosa non fanno guerra contro l'austria germania a favore dunque terra russia e francia e ovviamente anche della serbia però gli ha detto no i servi la rivista piemonte i serbi guardano del piemonte e l'unità d'italia come un come modello service rari bosniaci per poter ottenere indipendenza dirà salandra della propaganda i nostri fratelli serbi hanno bisogno di noi ragazzi non scoppi la guerra la si vince in due modi in campo di battaglia e in propaganda all'epoca la propaganda comincia diventare decisiva per far credere gli italiani e francesi e che la guerra va bene o che bisogna farla quando tu fai inaugura di propagandare le ragioni della guerra quando lo vuoi contrastare di propagandare le ragioni per non far la guerra la propaganda la prima guerra mondiale entra in scena figuratevi poi col nazismo fascismo stalinismo comunismo democrazia sino arrivare oggi alla propaganda mediatica alla rete tra intellettuali ma non ci sono intellettuali contro la guerra certo certo c'è il giovane gramsci qua torino ok i degenti socialisti comunisti ci sono intellettuali come benedetto croce contro la guerra ma spiccano molti intellettuali per la guerra salvemini un democratico che dice sì alla guerra contro gli imperi centrali che sono il vecchiume che sono l'autocrazia che sono gli imperi antimoderni antiliberali è una motivazione ideologica ad altri capita salvemini dice quello che criticava giolitti è quello che diceva di giolitti governatore del malaffare salvemini dice la guerra spazzerà via se vinta due regimi autocratici conservatori liberali antidemocratici la germania e l'austria facciamo la guerra con la francia inghilterra e poi lui il vate l'uomo che ha speso la sua vita in quelle fai quegli anni a sostegno della guerra le cui parole no sono pietro a favore della guerra e parliamo di lungamente io bene annuncio su cui ci tornerò con la famosa marcia sul fiume che anticipa la marcia su roma perché è bene dell'utri la guerra è liberatoria energetica la guerra è fa la storia dell'italia portera l'indipendenza la sovranità dell'italia la grandezza d'italia lo spezzati e gli hot e degli intellettuali per dare il problema e specificità perché loro ne esaltano i futuristi i poeti futuristi letterati futuristi gli architetti futuristi i pittori futuristi dico della guerra è recupero diega lazio della scorsa volta la guerra è ciò che svecchia la storia è ciò che fa sì che i popoli non si addormentino la guerra è ciò che rende un mare terzo e non put ordinò un pubblico che è che non è di un mare stagnante dunque la guerra el velocità e modernità attraverso la guerra ne avremo macchine nuove e lì di miss cottimi aeroplani carrarmati la modernità e morte in questo caso ma loro ne vedono il lato bello della morte litio marinetti che dice la mitragliatrice la mitragliatrice come una dama con cui il soldato danza i proiettili come petali di rosa che vengono distribuiti da in trincea la trincea come l'alcova emanati valori profondamente lo metto l'attrice un'alcova come dovevo la donna gli amanti fanno l'amore trincea il luogo d'amore per la patria nazione panormita per la guerra per il progresso capite maretti cosa ribadire arriva a dire che la guerra svecchia rende moderna l'italia esalta la guerra come mai nessuno proventa fatto vi ripeto la mitragliatrice la guerra con una sala da ballo e voi avete due film che vi rovescia non ha voglia di vedermi un rito di gloria o la grande guerra e vede due registi kubrick e monicelli che fanno vedere che la guardando guerra è tutto tranne che una sala da ballo perché la gente ha paura e muore sono in finale socialisti massimalisti in italia ci sono alcuni socialisti che sull'idea sorellina che comunque la violenza possa anche sprigionare cambiamento e mutamento ci sono alcuni socialisti tra cui spicca la figura importante fondamentale hybrid mussolini che per questa posizione viene espulso al partito socialista di cui lui era il direttore del giornale dirigeva l'avanti detto mou sui dirigeva il giornale i socialisti si chiama l'avanti avanti il progresso il futuro il sol dell'avvenire viene espulso perché lui due la guerra perché vuoi la guerra e da lì a su queste poi fascista futura perché la guerra che quell'evento che può svecchiare l'italia che tu abbattere il vecchio regime liberal parlamentare uscito dal risorgere la guerra spazzerà via i vecchi equilibri noi vogliamo cambiare l'italia per cambiare l'italia deve essere travolta la classe dirigente italiana l'istituto italiane e la guerra spazzerà via la vecchia classe dirigente liberal inadeguata dunque la guerra non convincere del mondo alla regalo coi futuristi ma la guerra come l'evento di rivoluzione questo è il mussolini della prima guerra mondiale espulso da una vita poi dopo la prima guerra mondiale sapete il ministro 19 al movimento di fasci di combattimento non ci staremo a lungo chiudono o fatta a favore della guerra c'è la confindustria la confidustria violazione del padronato italiano degli imprenditori italiani la confindustria vuole la guerra perché per traffici commerciali economici perché l'industria bellica italiana l'industria meccanica siderurgica e metallurgica nel rom vantaggio perché fare ferrovie treni vagoni camionette produci per la guerra l'industria vede nella guerra un affare faremo profitti e lo stato sosterrà l'industrial trasformarsi l'industria bellica legame banche industrie e governi torna la guerra la banca finanzia la guerra lo stato finanze l'azienda e la guerra ma serve una cosa per far girare i soldi e la guerra saranno poi i soldati contadini proletari gli impiegati studenti ma far agire del denaro e di conseguenza eccoli qua i giornali perché i giornali questa lezione l'ho già fatta non sono mai neutri ma sull'avanti il giornale professionista ma il sole 24 ore che all'epoca c'era era il giornale della confindustria la stampa era un giornale di imprenditori qua sabaudi torinesi non l'italia e poi c'era il corriere della sera ci sono anche i singoli giornalisti contro la guerra il singolo giornalista libero questi giorni ce l'hanno ma intendiamoci ma la linea che da il giornale e contro la guerra faccio un esempio la stampa e pro alta velocità di torino oggi ma non è detto che non ci sia l'articolo di quello che è contro non ce ne saranno tanti ogni tanto uno che nessuno che racconta perché no ma la linea del giornale e quella chiusura tutto questo ci porta a porta nel maggio del 15 ad avere in italia delle grandi manifestazioni pro guerra i socialisti non riescono a ubricarsi gli anarchici si mobilitano con debolezza sono più piede le piazze di chi dice sì alla guerra milano bologna roma ma 10 15 mila persone ma sono tante nell'italia di 30.000 abitanti dell'epoca che dicono guerra il tricolore guerra guerra si chiamano giornate di radiose di maggio radioso è il maggio che ci porta la guerra il governo utilizza le giornate radiosi vedete italiani vogliono guerra e cosa succede questa importantissima sapere fine maggio con un aereo salander sonnino volano a londra e firmano in segreto rispetto al parlamento l'ingresso dell'italia in guerra a fianco dell'intesa in cambio avranno un sostegno economico erano né terra del friuli trentino alto adige dell'est e dalmazia e di eli alcune cose sono detti non dette non si capisce poi dal massa fino a dove ma avrò il freno il trentino alto adige la venezia giulia crest sim oltre trieste verso l'istria torno avendolo firmato con il parlamento che maggioranza socialiste cattoliche dice di no tornano il volo di fronte al parlamento di cui abbiamo firmato questo patto il parlamento è contrario finisco vota contro non lo vuole il re e la lettera e fitch avevo con quello che non ho scritto apposta perché qui quello che decide la guerra il re dice a salandra tu rimani in parlamento ritorno in parlamento fino a quando il parlamento non voterà il patto di londra l'ingresso in guerra i cattolici qualche liberale di fronte al re che dice io voglio che il patto di londra sia ratificato non se la sentono di votare contro il passaggio e questo non voto per il patto di londra vuol dire che sfiducia il re ma se sfiducia al re di cattolici oddio che succede andiamo contro il re non è che domani rivoluzione socialisti repubblica comunismo il patto di londra anche se a denti stretti viene approvato perché oltre i nazionalisti liberali re dentisti i democratici in parlamento anche i cattolici alcuni liberali moderati deciso di votarlo l'italia alla fine maggio entra in guerra a fianco dell'intesa il grande artefice di questo ingresso in guerra e anche dei morti che ne avranno dopo e anche del futuro fascismo ha un nome un cognome vittorio emanuele iii