Malattie e Condizioni Lavorative nell'Ottocento

Malattie dei Lavoratori

Malattie polmonari e disturbi neurologici erano comuni.
Alti tassi di mortalità per avvelenamento da esposizione a sostanze tossiche.
Lavoratori delle miniere esposti a esalazioni di mercurio.
In provincia di Modena, processato un datore di lavoro per avvelenamento con emissioni di vetriolo.
Stampatori, tessitori e fabbricatori di specchi a contatto con piombo, stagno e altri metalli tossici.
Tintori di tessuti lavoravano in ambienti umidi e malsani, esposti a malattie e epidemie.

Elaboratione di legislazione sociale per tutelare la salute dei lavoratori.
Problema della tutela contro infortuni e malattie professionali emerso nel XIX secolo.
Intensificazione dell'industrializzazione e transizione dall'agricoltura all'industria.
Settori più colpiti: metalmeccanica, chimica, tessile, cave e miniere.
Condizioni di lavoro carenti sia dal punto di vista igienico che della sicurezza.

Presenza di lavoro minorile nelle fabbriche e miniere.
Prima legge per la tutela del lavoro minorile nel 1869 (Commissione consultiva del Lavoro e della Previdenza Sociale).
Legge del 1886: protezione per i fanciulli in opifici e miniere.
- Assicurazione obbligatoria contro infortuni per i fanciulli.
- Non condanna il lavoro minorile, esonera datori di lavoro da responsabilità.
- Infortuni considerati come fatalità piuttosto che conseguenze di cattiva organizzazione del lavoro.

Situazione delle donne lavoratrici negli anni '50.
Lavoratrici costrette a lavorare fino alla fine della gravidanza.
Uso di narcotici da parte delle operaie per addormentare i neonati.
Legge del 1950 per la tutela fisica ed economica delle madri lavoratrici:
- Divieto di licenziamento dalla gravidanza fino al primo anno del bambino.
- Divieto di esposizione a lavori nocivi o pesanti.
- Riposo per l'allattamento e trattamento economico per la maternità.

Le leggi moderne per i diritti delle donne lavoratrici derivano dalle conquiste legislative del XX secolo.