La Filosofia di Nietzsche: Morte Bianca, Video#1 su Nietzsche

Sep 2, 2024

Filosofia di Nietzsche

Introduzione

  • Filosofia complessa, affascinante e controversa.
  • Scrittura asistematica, poetica e aforistica.
  • Necessità di rileggere più volte per cogliere nuovi significati.

Periodo Giovanile e Cultura Greca

  • Mitologia greca come antropologia: religione e cultura di un popolo.
  • Dei titani e olimpici: caos primordiale e ordine razionale.
  • Metafora di Dioniso (caos, disordine) e Apollo (ordine, ragione).
  • Critica a Socrate: negazione della realtà dionisiaca.

Critica al Cristianesimo

  • Cristianesimo come platonismo per il popolo.
  • Crisi con Socrate, Platone e conseguente sviluppo del cristianesimo.
  • Morale dei servi (obbedienza, rinuncia) vs. morale dei padroni (potere, piacere).

Nichilismo e Superuomo

  • "Dio è morto": crisi del senso e nichilismo.
  • Oltre-uomo come individuo che crea i propri valori.
  • Volontà di potenza e eterno ritorno dell'uguale.
  • Critica alla morale tradizionale e alle ideologie.

Storicismo e Concezione della Storia

  • Critica allo storicismo: inibizione della creatività.
  • Importanza di dimenticare per vivere nel presente.
  • Differenze tra storia monumentale, antiquaria e critica.

Fasi della Filosofia di Nietzsche

  • Fase neoilluminista: critica alle illusioni morali e religiose.
  • Fase di Zaratustra: la morte di Dio e suoi effetti sull'umanità.
  • Fase del prospettivismo: negazione di ogni verità assoluta.

Influenze e Eredità

  • Influenza su numerosi filosofi e movimenti (esistenzialismo, psicanalisi, ecc.).
  • Critica postuma: fraintendimenti, associazioni al nazismo, interpretazioni errate.

Critiche e Paradossi

  • Misoginia e egoismo nella filosofia di Nietzsche.
  • Contraddizioni interne: morale dei signori e bias cognitivi.
  • Nuove interpretazioni e applicazioni alla vita quotidiana.

Note Conclusive

  • Importanza della rilettura critica di Nietzsche per comprenderne la complessità.
  • Invito a esplorare nuove prospettive e interpretazioni.

Extra: Nietzsche dice chiaramente che per lui la realtà è ciclica, lo ripete continuamente nei suoi testi e anzi offre una prova, cosa molto ironica per qualcuno che ha sempre criticato coloro che provano a spiegare come funziona il mondo. Secondo Nietzsche, essendo infinito il tempo ma lo spazio no, sono finite le combinazioni che si ripeteranno e quindi ad un certo punto il mondo si ripeterà uguale infinite volte. Questa è la seconda grande contraddizione di Nietzsche, e infatti qua contiene tre errori, quattro se citiamo la contraddizione insita nel voler dimostrare cosa molto apollinea.

La prima è che in una serie matematicamente infinita non è detto che avremo un sette riterato per forza. Cioè, in una scatola piena di numeri da 1 a 100, tu puoi ritirare anche infinite volte e beccare l'1 e il 4 solo quattro volte, e poi tutta l'eternità soltanto gli altri numeri. È matematicamente possibile.

In secondo luogo, ovviamente si ripete la realtà, come io l'ho vissuta, ma anche tutte le altre possibili realtà. Quello in cui agito bene e quello in cui agito male. Quindi si perde tutto il senso dell'eterno ritorno.

Questa obiezione la fece già uno studente di Nice. Infine, questa cosa che Nice ha elaborato ha un nome in matematica. Si chiama Teorema della ricorrenza di Poincaré. Ebbene, il Teorema della ricorrenza di Poincaré non si applica in un universo dove vale la... teoria della relatività di Einstein.

Come il nostro. Quindi mi spiace ma qua Nice all'eterno ritorno ci credeva davvero. Alcuni possono salvarlo facendolo passare per un imperativo. Io stesso faccio così perché trovo molto stimolante agire come se tutto dovesse ripetersi. Ma non mettiamolo in bocca a Nice perché non è vero.

Critica rozza a Nietzsche da migliorare: E lui a dover creare i suoi valori. E un altro superuomo avrà dei suoi valori diversi e nessuno può dire quali valori siano giusti o sbagliati. Basta con un dio così.

Meglio nessun dio, meglio essere noi stessi dio. Ciò che fa male a me, dice Nice, è male di per sé. sé. Chiarissimo. Quindi, in Star Wars, l'esempio più vicino a Nice sono i Sith, con il loro famoso concentrarsi sulla propria volontà e il perseguire il proprio benessere dominando la realtà e gli altri.

Qualsiasi altra cosa imposta sopra l'io, come lo stato, l'ordine Jedi, la forza, sono cadaveri di Dio. Agire pietosamente verso i deboli e i malati per Nice è deprecabile, dovrebbero morire per lui. Ed è qua che arriva il terzo grande difetto di Nietzsche che i suoi fanboy si rifiutano di riconoscere, ossia il fatto che la sua idea di servi padroni, sostanzialmente, è un serpente che si morde la coda.

È ovvio che sia un ragionamento molto semplicistico e dicotomico, bianco e nero. O sei signore e sei palesemente meglio, o sei servo e sei palesemente stupido. Ed è anche ovvio che questo crea un bias cognitivo in Nietzsche stesso.

Se tu sei religioso, non è per una tua ipotesi razionale che hai un'idea diversa dalla sua, no, è che sei frustrato, sei stupido, sei... pazzo, sei malvagio, non ci sei arrivato razionalmente, hai un secondo fine. Ripeto, non è una mia opinione. Nice ha storicamente frainteso Socrate e il cristianesimo, dando una visione quasi caricaturale e un modo pregiudizievole per vedere chi non è d'accordo con Nice stesso. Ma soprattutto la più grande ironia di Nice consiste nel fatto che egli viva un giustificazionismo aprioristico della moralità dei signori.

Ossia, i signori dovrebbero comandare, ma hanno perso il controllo. Questo è sbagliato e un meccanismo evolutivo inevitabilmente porterà di nuovo i signori a comandare. il male sarà eliminato di sicuro. State capendo dove voglio arrivare? Nice, senza saperlo, commette lo stesso errore che rimprovera i servi e lo fa...

per tutta la durata di quella parte dei servi. Nice esemplifica una nobiltà decadente nel mondo moderno che ha perso tutti i suoi poteri e privilegi, che vede la modernità e la democrazia e il femminismo e il socialismo avanzare e che guarda queste cose con rabbia. Colui che non ha potere divinizza la sua condizione e maledice coloro che vi sono superiori. Il superomismo, in parole povere, è esso stesso tendente, per come Nice lo descrive, a diventare.

un nuovo dio, una repressione, una consolazione che si attua come illusione autoreligiosa, in un risentimento filosofico del singolo verso la massa. In questo modo la massa viene plebeizzata, viene vista come brutta. Nietzsche accusava la chiesa di credere il mondo brutto e cattivo e aver reso il mondo brutto e cattivo, senza rendersi conto che immaginando lui la religione brutta e cattiva ha finito per renderla effettivamente tale.

Lui dà la colpa ad un'entità astratta che sarebbe una massa della decadenza della nobiltà, senza trovare il reale colpevole. nella nobiltà stessa, nel suo accumulare ricchezza in decadenza che non si è voluta rimanere indietro. Esattamente come il cristiano proietta il suo odio sugli altri, così Nice, che ragiona solo in termini egoistici, proietta l'egoismo su tutti.

Se tu fai beneficenza, non lo fai perché sei buono, devi essere come me, ma bugiardo. Come diceva Viper Vendetta, ancora una volta, a dire la verità, senza cercare un colpevole, non c'è che da guardarsi allo specchio. E questa è la più grande ironia.

Nietzsche dice che i plebei non riuscirebbero con la forza a prendere il potere, ma è qua che Rousseau e Marx lo smentiscono. Le rivoluzioni nella storia lo smentiscono, a partire dalla francese. La massa può e come prendere il potere dai cosiddetti forti.

critica servo padrone, finisce per rendere il padrone inferiore, quindi parassita. Nice critica i playbay per aver fatto qualcosa che lui reputa buono, ottenere il potere, ottenere forza, sopraelevarsi, sconfiggere i propri nemici. Questo spiega il successo di Nice presso molti giovani ignoranti, perché ad una lettura superficiale, li fa sentire giustificati io posso fare quello che voglio senza conseguenze e anzi sono nel giusto a farle questo purtroppo è il grande fraintendimento l'altro grande fraintendimento a cui Nice si è prestato perché è questo l'errore finale di Nice nel suo odiare la democrazia non si rende conto che è il mezzo migliore per offrire la massima libertà e il massimo benessere a tutti, non solo a pochi.

La competizione e la lotta tra i singoli non sono mai efficaci come la cooperazione. Infatti, le specie più intelligenti e avanzate sono tutte cooperative, vivono in gruppi, pensate alle pecore, ai lupi, ai felini, ai delfini, alle formiche, le scimmie e l'uomo. La cooperazione, lungi dall'essere un'illusione autoimposta, può e deve essere qualcosa di utile. Se volete vedere che ha più successo tra la separazione competitiva e la cooperazione unitaria, guardate i batteri e poi guardate gli esseri viventi pluricellulari.