buongiorno a tutti oggi condividiamo una spiegazione sulla crisi definitiva dei due poteri universali di cui abbiamo già parlato cominciamo con un video che ci racconta in maniera molto puntuale la crisi del potere spirituale il 300 e il secolo in cui il papato e l'impero entrano in crisi dopo essersi scontrati ferocemente per la supremazia universale in questa lezione concentriamoci sul papato che partiamo da due parole guida cattività e conciliarismo se cercate sul vocabolario la definizione di cattività troverete parole come prigionia schiavitù la cattività avignonese quindi un periodo in cui la chiesa perde la sua libertà e deve sottostare al re di francia il re filippo il bello in posa il trasferimento della sede pontificia da roma ad avignone una città del sud della francia lontana dalle potenti famiglie romane che da secoli controllavano l'elezione papale imponendo i loro candidati è un evento senza precedenti nella storia a roma era da sempre ritenuta la culla del cristianesimo perché poi era morto pietro primo vescovo di roma e primo degli apostoli di cristo proprio in quanto suoi successori i vescovi di roma governo di un primato su tutta la cristianità il primato papale capite bene allora che trasferirsi ad avignone significava infliggere un duro colpo all'autorità papale ma quando e come avvenne il trasferimento all'inizio del trecento esplosero le tensioni tra il papa bonifacio viii il re di francia filippo il bello filippo voleva introdurre una serie di riforme amministrative per rafforzare la sua monarchia le riforme però dovevano essere finanziate e si pensò di trovare i soldi estendendo il pagamento delle tasse al clero che fino ad allora era stato esentato i rapporti tra la monarchia e il papato divennero sempre più tesi e si aggravarono quando filippo decise che in caso di processo il clero doveva essere giudicato da tribunali francesi non più ecclesiastici per bonifacio era un affronto in tutta risposta e va no la bolla clerici sly qos chiunque avesse osato a tassare il clero sarebbe stato scomunicato poi rafforza il suo prestigio spirituale indicendo il primo giubileo infine vano una nuova bolla lunam sanctam in cui si affermavano due importanti principi 1 il papa era l'unico capo della chiesa 2 la sua autorità era superiore a quella di ogni altro potere temporale per chiarire la questione uso anche la metafora delle due spade la spada del potere temporale spettava ire quella dello spirituale al papa poiché la spada spirituale era più potente di quella temporale anche diretto che fanno sottomettersi al papa la carta vincente giocata da bonifacio riguardava quindi l'origine stessa della sovranità a questo punto filippo il bello cercò una nuova fonte di legittimazione nel 1302 convocò la prima assemblea degli stati generali che riuniva i rappresentanti di clero nobiltà e terzo stato l'assemblea del regno affermò che i poteri del sovrano non derivavano dal papa ma direttamente da dio e dunque il re non doveva sottomettersi al dato il papa reagis comunicando filippo è il re francese in risposta ordinò la destituzione di bonifacio giacomo colonna detto shar inviato del re filippo stile co ad anagni un paese vicino a roma dove il papa si era rifugiato sciarra colonna restò bonifaccio il per umiliarlo ancora di più lo schiaffeggia nel 1305 diventa papa clemente quinto appoggiato da filippo il bello clemente spostò la sede papale da roma ad avignone nel 1309 dando inizio al periodo della cattività i papi avignonesi tutti di nazionalità francese mantenere una politica compiacente verso il re francese l'esempio più significativo fu la soppressione dell'ordine dei templari e l'incameramento di tutti i loro beni da parte della corona intanto nel territorio della chiesa rimasto senza guida erano nati comuni e signorie roma era in preda tumulti e disordini e ad approfittare della situazione fu un popolano cola di rienzo sognava di instaurare una repubblica sul modello dell'antica roma e si autoproclamò tribuno la sua avventura però si chiuse in malo modo governo con prepotenza inimicandosi il popolo e venne ucciso nel 1354 tre anni dopo giunse a roma il cardinale egidio di albornoz incaricato dal papà di riorganizzare lo stato regolando i rapporti tra curia signorie e comuni il risultato del suo lavoro furono le costruzioni e gillian e che prepararono il rientro del papa nel 1377 gregorio xi si ristabilì va a roma tutto bene allora vuol dire che con l'art la cattività avignonese il papato ritrova il suo splendore non proprio la debolezza in cui era caduto il papato non finì nel 1377 anzi iniziò un periodo di grave instabilità detto grande scisma o scisma d'occidente al papato sparirono due diversi candidati uno romano l'altro francese il mondo cristiano si spaccò al suo interno e per 40 anni la chiesa si ritrovò con due parate in carica e lenti da due collegi cardinalizi nel 1409 si provò a deporre il papa romano e quello francese ad eleggerne un altro ma i papi a quel punto diventarono addirittura tre instabilità era tale che la gerarchia ecclesiastica stava perdendo ogni credibilità si iniziò a mettere in discussione l'autorità pontificia la mediazione del clero le indulgenze e si cercò un rapporto più diretto con dio e si esprimesse ad esempio è la lettura personale delle sacre scritture o nell'idea che la salvezza dell'anima dipendesse solo dal volere di dio a dar voce a queste nuove idee furono il teologo inglese john weakness con i suoi seguaci e pur prec o anche lonardi e il teologo ceco jan hus torniamo però al grande scisma e alla sua ricomposizione che avvenne solo nel 1417 quando l'imperatore sigismondo di lussemburgo convocò a costanza un concilio di tutti i vescovi cristiani si deposero i tre papi si alessi all'unanimità il nuovo papa martino quinto se condannarono le tesi di wycliffe house in questa occasione però emersero divergenze e contrapposizioni una delle questioni più dibattute fu il rapporto tra il papa il concilio a chi dei due doveva aspettare la direzione della chiesa a prevalere fu la tesi conciliarista secondo cui il concilio riceveva il proprio potere direttamente da cristo e gli spettava la superiorità sul papa con il decreto ex santa si stabilì la supremazia conciliare ancora una volta però la situazione degenerò il nuovo papa eugenio iv non riconobbe l'autorità del concilio per questo fu nominato un altro papà felice quinto era il 1439 si apriva un nuovo sisma il piccolo scisma durato dieci anni e ricomposto da nicolò quinto che affermò la supremazia del papato sulla chiesa intera abbiamo visto che con il 14 il papato si avviò verso la decadenza il suo potere è prima limitato e indebolito dallo scontro con la monarchia francese e poi contestato da ripetute fratture interne la cristianità mentre ogni ambizione universalistica era definitivamente abbandonata si aprivano nuovi problemi la decadenza della curia l'instabilità dell'autorità e l'esigenza di una riforma interna ecco qua abbiamo quindi visto quali sono le varie tappe della crisi del papato cioè della corona universale spirituale completiamo il quadro parlando proprio dei nuovi equilibri in cui si avviano tutta l'europa sia quella continentale sia quella del mediterraneo parlando della fine della crisi anche del potere dell'imperatore che è conseguente a qualcosa di cui abbiamo già parlato e cioè la morte di federico ii di svevia dopo la sua morte infatti sostanzialmente l'impero deve abbandonare il progetto di essere la corona universale perché alla prova dei fatti ha visto che non ce la fa ed è instabile da prima ed esattamente come diventerà poi anche per tutto il corso del 300 la corona spirituale il primo motivo è una debolezza che riguarda anche la lotta delle varie dinastie per diventare imperatori cioè le famiglie nobili più importanti d europa lottano per avere un loro rappresentante come imperatore queste lotte ad urano sostanzialmente per quasi mezzo secolo con alcuni in modo molto forte e con in modo più blando per un quasi altrettanto mezzo secolo alla fine quello che le porta a conclusione è un editto cioè una legge che viene promulgato nel 1356 si chiama la bolla d'oro e determina il modo con cui da qui in poi verrà attenzione alla parola eletto l'imperatore quindi l'imperatore universale non è più ereditario ma eletto chi puoi leggere l'imperatore la scelta cadde chiaramente sulle famiglie nobili d'europa famiglie nobili che ricordiamoci la lotta per la eppure ormai riguardano sia i laici sia gli ecclesiastici cioè sia i conti sia i vescovi conti e sono in particolare 7 principati che hanno il potere di scegliere l'imperatore questi sette principi fanno capo alla germania perché sono tedeschi perché ricordatevi che con dal privilegio mo tony's in poi l'imperatore era germanico quindi resta questa una caratteristica geografica di quella terra chi sono sono tre vescovi ponti di tre vescovadi molto importanti le città di trevi li magonza e colonia e poi abbiamo quattro laici il duca di sassonia il re di boemia il conte del palatinato e il margravio del brandeburgo sono tutti i titoli nobiliari importanti quindi riassumendo quello che possiamo vedere è che a partire per quanto riguarda l'impero della metà del duecento più in modo più forte diciamo soprattutto dalle 300 per il papato entrambi i poteri universali sono sempre più deboli sempre di più sbriciolati potremmo dire nel loro piedistallo che cos'è che li mette in crisi e in entrambi i casi quello che abbiamo già visto la forza progressiva delle monarchie nazionali su che cosa si gioca questa forza sul fatto ancora una volta di come si intende la sovranità cioè il diritto stesso di essere re e governare sopra i popoli questa sovranità che si pensa sempre derivata dall alto il potere viene da dio e quindi proprio per questo i vari stati nazionali da un lato rivendicano di avere più potere politico dell'imperatore e dall'altro il nome di questo loro potere politico che arriva però dall'alto e da dio rivendicano di dover essere indipendenti dal potere spirituale della chiesa