nel 312 dopo Cristo Costantino acclamato imperatore delle sue truppe riconquistò Roma vincendo contro Massenzio nella celebre battaglia al ponte Milvio nel 315 il Senato per celebrare l'evento decise di erigere un arco Imperiale di Trionfo l'ultimo della storia romana proprio dedicandolo a lui l'arco di Costantino venne eretto lungo L'Antica via dei trionfi dei Generali a due passi dal Colosseo e da quella che fu la statua colossale di Nerone in veste di Apollo leggiamo nell'iscrizione dedicatoria principale all'imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo Pio felice Augusto il Senato il popolo romano Poiché per ispirazione Divina e per la grandezza del suo spirito in una sola volta con il suo esercito ha vendicato lo Stato per mezzo di una giusta guerra sia dal tiranno che ogni sua fazione dedicarono questo arco Insigne per i trionfi già questa iscrizione ci indica come Costantino non ancora convertito in realtà il cristianesimo ai tempi della realizzazione del Monumento fosse ben consapevole della forza politica sociale dei pagani quanto quella dei cristiani in particolare sappiamo che il celebre episodio dell'apparizione della Croce e qua vediamo un celebre affresco di Piero della Francesca era avvenuto proprio prima della battaglia contro Massenzio andiamo ora a descriverlo Ecco qua l'arco presenta tre fornici ovvero tre aperture ad Arco modanato e a tutto sesto il fornice centrale lo vedete si presenta più ampio rispetto a quelli laterali e il suo arco è impostato a partire proprio dall'altezza dei conci di chiave dei due laterali i fornici si presentano in quadrati da coppie di colonne due per ogni fronte due coppie di colonne corinze per fronte poste su un altopinto decorato a rilievo Le Quattro Colonne reggono poi un'alta trabeazione dal profilo sagomato sovrastata da altrettanti plinti che reggono a loro volta quattro sculture di prigionieri Daci uno sopra ogni Capitello la traviazione infine sostiene un possente piano attico costituito da una muratura continua intervallata dalle vene la vediamo qua dietro ai prigionieri che spartiscono diciamo così i vari rilievi presenti dal punto di vista scultoreo l'arco di Costantino si presenta come un'opera rappresentativa della profonda trasformazione in atto nel linguaggio dell'arte Romana sono presenti Infatti rilievi del tempo di Costantino accostati Però ad altre sculture di spoglio recuperate cioè da monumenti precedenti questa scelta stilistica per noi oggi quasi blasfema bizzarra è da scriversi in realtà a due motivi principali in parte alla fretta di concludere in breve tempo l'arco celebrativo vista anche la scarsa disponibilità di artisti in grado di produrre in breve tempo le sculture in parte Però possiede anche uno scopo propagandistico cioè esprimere quel desiderio da parte del neo imperatore quasi di emulare creando una sorta di continuità i suoi predecessori l'arco quindi faceva parte di un preciso progetto politico che attraverso la propria azione delle gesta dei suoi predecessori pone Costantino come legittimo successore dei buoni imperatori gli ottimi Princess con una sorta di promessa di restaurazione tempi antichi splendori la stessa struttura architettonica in realtà non sarebbe stata realizzata ex novo ma a partire da un arco preesistente lo vediamo qua dedicato ad Adriano i rilievi che ora analizzeremo si dispongono in modo simmetrico sulle due facciate nord e sud e sui due lati corti seguendo una narrazione ormai collaudata negli archi di Trionfo ossia a sud verso l'esterno prevalgono Scene di guerra mentre a nord scene di pace osserviamo Questo schema per orientarci un po' nella periodizzazione dei rilievi presenti le statue dei prigionieri Daci insieme ad un rilievo posto qua nelle due diciamo sponde laterali avrete indovinato appartengono al periodo di Traiano le parti invece in azzurro sono rilievi dell'età di marca Aurelio i tondi in giallo appartengono al periodo adrianeo mentre il rosso Vediamo le sculture coeve fatte Cioè realizzare dal periodo di Costantino lo stile scultoreo dell'Arco di Costantino Segna in qualche modo un passaggio molto importante il passaggio di ruolo dell'arte plebe plebea da prima considerata marginale Ora invece in primo piano andiamo ad osservare A questo proposito questo è un particolare il rilievo storico che fu eseguito appositamente in No in epoca Dunque Costantiniana si tratta di rilievi quattro al di sopra dei fornici laterali Li rivediamo un attimo qui Ecco qua quattro di sopra dei fornici laterali quindi due Nord due Sud su entrambi i fronti e due sui fianchi laterali Quindi sei in tutto accompagnati anche dai due tondi scolpiti anch'essi in questo periodo vediamoli però rapidissimamente per poi soffermarci sull'ultimo di essi Qui abbiamo la partenza a Milano detta profexo l'assedio di Verona detta obsidio la battaglia di Ponte Milvio detta proelium l'arrivo a Roma ingresso il discorso dei rostra nel foro romano Orazio e infine Quello su cui vorrei concentrarmi collocato sul fronte settentrionale che è il rilievo raffigurante la distribuzione di denaro al popolo la cosiddetta liberalitas segno Quindi tangibile qua lo vediamo un pochino più diciamo a fuoco dicevo segno tangibile la liberalitàs della generosità dell'imperatore vediamo Dunque esattamente al centro proprio lui Costantino l'imperatore seduto in trono frontale glieratico mentre dismessi come dire i panni militari indossa la toga contabulata circondato dai dignitari di corte tutti rappresentati osservate di profilo al massimo di tre quarti alcune di quali in alcune delle sorte di logge sopraelevate stanno registrando le elargizioni e prelevano il denaro dai forzieri osserviamo infine l'ultimo gruppo di personaggi lateralmente in basso i sudditi a destra e a sinistra che sembrano Guardate allungare le mani verso Costantino in attesa di ricevere il denaro le figure sono rappresentate in dimensione viene detta gerarchica ovvero non proporzionalmente tra loro a seconda della posizione anche che occupano nello spazio bensì il rapporto alla loro importanza quindi per fare un esempio la figura di Costantino oppure essendo seduta risulta più grande rispetto esempio alle altre mentre le figure in assoluto più piccole sono proprio quelle del popolo dei beneficiati Se dovessimo immaginare però come si sia svolto questo episodio nella realtà dei fatti dove avrebbe dovuto trovarsi il popolo Secondo voi Ecco lo possiamo immaginare in questa sorta di schema Quindi verosimilmente di fronte all'imperatore in una folla che in qualche modo lo circondava lo accerchiava questo tipo di prospettiva così modificata per facilitare in qualche modo anche la lettura no del rilievo viene detta proprio prospettiva ribaltata le figure appaiono rigide bloccate in pose stereotipate semplici i volumi sono poco definiti come appiattiti e l'organizzazione spaziale è fortemente simmetrica vi sarete resi conto che sembra che gli scultori dell'inizio del IV secolo abbiano come dimenticato tutto quello che avevano imparato dall'arte Greca Quindi mancano la proporzione guardiamoci un attimo Ecco questo rilievo dell'altare di Pergamo quindi mancano la proporzione nel senso di bellezza la profondità spaziale l'armonia l'equilibrio nelle figure che appaiono ora come sbucciate quasi prive di Grazia no ci troviamo proprio di fronte a un allontanamento come da quelle che erano le ricerche naturalistiche realistiche dell'arte greca ovviamente sarebbe ingenuo pensare che questi artisti abbiano dimenticato come colpisce oppure peggio ancora abbiano perso le capacità di farlo come i loro predecessori molto semplicemente ragazzi Questo è un aspetto molto importante ogni cambiamento stilistico suggerisce un nuovo approccio alla realtà e soprattutto una nuova funzione dell'opera d'arte che in particolare a partire da questo momento in poi e per tutto il medioevo avrà un forte carattere simbolico oltre che pedagogico didattico i rilievi costantiniani inaugurano dunque la cosiddetta arte tardo Antica che non rappresenta un momento di decadenza artistica Come si diceva 50 anni fa bensì un nuovo ed efficace il linguaggio rivolto a tutti e grazie proprio a dei modi di rappresentare più immediati più didascalici attraverso proprio le immagini ora parliamo brevemente delle sculture invece di spoglio e le vediamo ripeto molto brevemente Ecco una delle otto statue di prigionieri Daci Poste sull'attico sono realizzate in marmo pavonazzetto e provengono dal Foro di Traiano stilisticamente si evidenzia qui ancora invece una accentuato realismo proprio tipico del periodo traianeo non Guardate il volto e le maniche sono stati restaurati rifatti nel XVIII secolo degli otto tondi invece del periodo adrianeo osserviamo quelli questi due uno raffigurante una scena di partenza per la caccia che è questo qua e l'altro raffigurante il un sacrificio a Silvano che era una divinità minore lo vediamo qui delle Selve il tema della caccia che compare per la prima volta in realtà in un monumento ufficiale vuole come narrare un'attività prerogativa del sovrano Adesso ve ne faccio vedere rapidamente anche altri esaltandone come dire i toni allusivi e allegorici della Virtus quindi le composizioni appaiono attentamente studiate attorno alla figura no questo non c'entra niente abbiamo questi qua attorno dicevo la figura dell'imperatore privi di enfasi e pathos risultano invece caratterizzate guardate in particolare questa qua e da una compostezza di respiro classico vediamo qui poi due degli otto rilievi posizionati sull'attico quelli dedicati ricorderete alle imprese di Marco Aurelio contro le due popolazioni dell'Europa Centrale qua di Marco Magni e vediamo Nella prima immagine una scena di arlo Curzio momenti in cui l'imperatore Parla ai soldati dal da questo rialzo che viene detto su gesso e dietro di lui Guardatelo c'è pompeiano nella seconda immagine marca Aurelio veste la Come si dice la toga sacrificale e sta celebrando un suo overtaurilia Cioè un rituale sacrificale apotropaico in qualche modo è assistito da un Camillo lo vediamo qua è circondato dai soldati ve li ingrandisco un attimo e anche dai significari che si riconoscono guardateli qua sono i portatori di insegna che li riconosciamo perché hanno vestono delle pelli di animale animali alle spalle di Marco Aurelio vediamo di nuovo la figura di pompeiano lo stile di questo periodo è caratterizzato da oltre che da un evidente realismo anche da un forte pittoricismo circondato dall'uso molto pesante e importante del trapano una curiosità Infine per concludere alcuni dei volti degli Imperatori incontrati finora e scolpiti nei rilievi di spoglio furono rilati con le fattezze di Costantino che Addirittura in alcuni casi lo vediamo qui a sinistra pare circondato dal Nimbus cioè dall'aureola simbolo ai tempi della maiestas Imperiale