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La Felicità è una Scelta - Un'Esperienza Personale

[Musica] era una notte fredda di febbraio c'erano meno 25 gradi e mi trovavo a quota 5000 metri a quell'altezza c'è molto meno ossigeno manca il respiro bisogna camminare al rallentatore ogni passo sembra un chilometro mancano le forze quella notte c'era la luna piena ma non riusciva nemmeno ad alzare gli occhi al cielo l'unica cosa che riusciva a fare era guardarmi punta dei piedi dovevo investire tutte le mie energie per mettere un piede davanti all'altro nella mia testa c'erano due voci una diceva molla l'altra diceva coraggio ce la puoi fare un altro passo mi trovavo sul kilimangiaro e mancavano poche decine di metri alla vetta quella vetta per me era diventata un simbolo un simbolo di rinascita avevo deciso di scalarlo un anno prima mentre mi trovavo nel mezzo di un periodo nero avevo avuto una caduta clamorosa che mi aveva scaraventata sul fondo del book buco più buio e fetido che avessi mai visto in vita mia io lo chiamo il voto il vuoto è un posto fatto di dolore e autocommiserazione tanta autocommiserazione non ha né forma né spazio né tempo il vuoto è una non esistenza che ti mangia viva e niente lo può colmare perché il vuoto sei tu stavo talmente male che mi sembrava quasi di non sapere nemmeno più come si facesse a camminare talmente male che la parola felicità mi faceva infuriare perché mi sembrava una presa in giro una bugia poi un amico mi ha detto una frase che ha cambiato tutto perché nel momento in cui l'ho capita ho iniziato a muovere i primi passi verso direzione star bene e mi sono promessa che da lì un anno non solo mi sarei rimessa in piedi e sarei tornata in me avrei anche ritrovato quella felicità in cui non credevo più e siccome mi piacciono le sfide sobria per celebrare avrebbe scalato il kilimangiaro convinta che una volta arrivata in vetta avrei finalmente capito tutto quella frase era la felicità è una scelta l'ho scritta su un post it che ho attaccato accanto al mio letto e da quel giorno mela ripeto ogni mattina prima di alzarlo felicità è una parola ampiamente abusata di questi tempi carica di bellezza ma anche di tutta una serie di pressioni che finiscono quasi per ottenere l'effetto opposto perché ammettiamolo non è facile essere felici abbiamo tutti le nostre montagne da scalare per alcuni la montagna è cambiare lavoro cambiare percorso per un viaggio che si sognava da tanto avere un figlio prendere casa affrontare una malattia dirà qualcuno che lo amiamo lasciare andare qualcuno che non abbiamo più mollare tutto e ricominciare da zero per altri la montagna è semplicemente alzarsi dal letto la mattina nonostante tutti i motivatori e duro improvvisati che invadono il web con articoli che ci dicono come essere felici sempre e si atteggiano a coloro che hanno le chiavi dell'universo in realtà nessuno ci capisce molto non si può googlare come essere felici e aspettarsi una risposta plausibile poi la società in cui viviamo non è che ci facilita proprio le cose è una società che distrugge tutto e tutti in nome del progresso una società basata sul consumo chiedo la tra il successo che viene misurato in soldi status numero di followers e che felici dalla perfezione e spoiler alert la perfezione non esiste e ci dice continuamente che dobbiamo fare apparire per formare avere desiderare accumulare creando così falsi bisogni che ci spingono a volere sempre di più come se non bastasse il tutto illustrato filtrato e distorto dai social dove tutti gli altri sembrano felici sempre tutto questo l'ho capito anche grazie al mio lavoro che mi ha portato a vedere tanta felicità ma anche tanta infelicità sono una storia altra parola ncha mente accusata di questi tempi dopo una carriera come fotografa di moda a new york carriera che mi rendeva infelice e piena di sensi di colpa ho deciso di mollare tutto iniziare a viaggiare in solitaria e ho cambiato rotta oggi sono una fotografa documentarista faccio video scrivo viaggio tanto e per guadagnarmi da vivere racconto storia racconta storie di luoghi e di culture diverse la nostra ma soprattutto storia di persone negli ultimi anni ho lavorato principalmente in asia in africa spesso su progetti umanitari e inter visto molte persone e facciano a tutti le stesse domande domande semplici dove vive in cosa mangi quali sono le tue difficoltà quali sono i tuoi sogni cosa ti rende felice e le risposte a quest'ultima domanda spesso sono straordinarie nella loro semplicità per questo signore a cuba suonare per questa donna in birmania android sono una zona dove non cresce niente e leone g le hanno insegnato a coltivare tramite le serre idroponiche per lei è poter raccogliere le sue verdure per questa famiglia sempre mm è poter mettere il cibo in tavola per i propri figli per questa donna in marocco è poter mandare a scuola la figlia per questa ragazza sarà una ragazza ma sai che ha iniziato ad andare a scuola solo l'anno prima quando aveva 15 anni per lei è poter ricevere un'istruzione per questa donna in tanzania e potersi mettere dei vestiti puliti la mattina quante di queste cose diamo per scontate qualche mese fa ero in iraq per documentare le storie di bambini e adolescenti che vivono nei campi per rifugiati del kurdistan le persone che vivono nei campi hanno perso tutto si sono dovuti lasciare alle spalle la loro casa la loro vita i loro affetti e nonno perché in cerca di un futuro migliore ma per scappare dall isis per rimanere vivi hanno visto errori che per fortuna molti di noi non riescono nemmeno ad immaginarsi e oggi vivono bloccati in un campo e le loro vite sono sospese in un limbo continua di incertezza ad alcuni dei ragazzini che ho intervistato ho chiesto se potessi esprimere un desiderio 1 cosa chiederesti e le risposte sono state tornare a casa tornare a scuola rivedere la mia famiglia che ci sia pace quante di queste cose diamo per scontate da questa parte di mondo viaggiando e documentando le vite degli altri ho capito quanto fosse davvero fortunata ad essere nata dove sono nata ad avere un passaporto che mi permette di viaggiare andare praticamente ovunque ad aver ricevuto un'istruzione ad avere dei diritti che vengono tutelati ad avere la possibilità di scegliere cosa fare nella mia vita tutte cose che prima davo per scontate c'è gente al mondo che non ha niente di tutto questo gente che non ha scelta gente che non è libera di scegliere noi in occidente quella scelta l'abbiamo certo abbiamo tutti le nostre difficoltà i nostri dolori i nostri problemi da superare però la scelta ce l'abbiamo la scelta di star bene ce l'abbiamo e sta solo nelle nostre mani eppure si bravissimi ad essere infelici passando molto tempo in asia ho iniziato ad appassionarmi alle filosofie orientali che guardano alla vita in maniera completamente diversa da come la vediamo noi noi tendiamo a cercare la felicità all'esterno se avrò quella cosa quel lavoro quella persona quel numero di follower allora sarò felice mentre per molte altre culture la felicità può essere cercata e trovata solo all'interno e sapete perché perché loro tengono in considerazione è qualcosa che per la nostra società non ha praticamente valore ma chi invece l'unico vero luogo da cui attingere alla felicità l'anima c'è un nemico numero uno della nostra anima che è il nostro ego leggono un gol meglio per noi leggo non si vuole bene non ci vuole non vuole che noi ci vogliamo bene e quindi fa tutta una serie di cose che ci fanno far male e quindi ci prendono infelici la prima è guardare le mancanze invece che quello che già si sa [Musica] invece che concentrarsi e disperarci per quello che non abbiamo se riuscissimo ad essere grati per quello che già abbiamo la vita intorno a noi cambierebbe completamente si trasformerebbe perché la gratitudine e il primo vero passo fondamentale verso una vita felice una mancanza che invece ci fa star male è la mancanza di significato nella propria vita e questa è strettamente legata come passiamo il nostro tempo e quindi anche al lavoro abbiamo l'idea che il lavoro debba essere qualcosa di faticoso spiacevole fatto solo per fare soldi ma lavoro occupa gran parte del nostro tempo e il tempo la risorsa più preziosa che abbiamo è importante cercare di farne uno che ci piaccia che ci stimoli o almeno che abbia un senso per noi perché non siamo qui solo per pagare le bollette e morire un modo il modo migliore per trovare il significato nella propria vita e farsi delle domande le domande grosse ma io chi sono che cosa ci faccio qui qui in questo strano posto chiamato vita una cosa che invece piace tanto allego ma che ci fa malissimo è il controllo basta guardare come viviamo il tempo stiamo male per il passato che non c'è più e ci disperiamo e ci preoccupiamo per il futuro che non esiste è un'illusione non abbiamo nessun controllo sul futuro solo sul momento presente il famoso qui e ora e su come reagiamo a quello che ci sta succedendo adesso il controllo non esiste l'unica cosa che possiamo controllare in questo mondo in questa vita su questa terra siamo noi stessi possiamo controllare e scegliere come passiamo il nostro tempo e con chi come investiamo il nostro denaro e le nostre energie quello di cui ci nutriamo il cibo che ci mettiamo in corpo i libri che leggiamo quello che guardiamo le persone che seguiamo online e so che sembra assurdo ma fidatevi è possibile possiamo controllare i nostri pensieri quando un pensiero negativo arriva possiamo scegliere di lasciarlo andare invece che seguirlo nella sua spirale autodistruttiva per vivere bene bisogna lasciar andare il controllo come avendo fede che tutto andrà come deve andare che tutto succede per una ragione un altro fattore di sofferenza è il condizionamento ogni giorno ci vengono buttate addosso informazioni opinioni giudizi altrui e se li ascoltiamo va a finire che non riusciamo più a sentire l'unica cosa che conta davvero nella nostra vita quella che io chiamo la voce ce l'abbiamo dentro tutti c'è chi la chiama istinto intuito anima è una vocina rompipalle che più che dai pensieri viene dalle viscere e solo lei sa cosa è meglio per noi vi faccio un esempio magari tu vuoi fare non so l'illustratrice però i tuoi genitori ti convincono a fare giurisprudenza non vuoi deluderli così prendi e continui su quella strada che però ti fa schifo perché non era la strada giusta per te perché qualcun altro l'ha scelta per te così piano piano inizia a stare male ti senti in trappola incastrata persa senza significato perché stai vivendo la vita di qualcun altro ti sei tradita non tutti riescono ad ascoltare la propria voce perchè c'è troppo rumore intorno bisogna imparare ad e condizionare il pensiero da quello degli altri a sbattersene nel giudizio degli altri a circondarsi di silenzio ogni tanto e ascoltarsi nel profondo ma nella testa perché la mente mente ma nel cuore e seguire la propria voce ovunque ci porterà anche se ciò richiede un cambio di rotta perché solo così si trova la propria strada solo così si riesce ad essere se stessi ed essere se stessi rimanere veri a se stessi e la libertà il successo più grande di tutti a volte però non riusciamo a seguire nella nostra voce perché viene sovrastata da quella della paura ma la paura è una bugiarda ladra di sogni che non ha niente da offrire l'unica cosa che ha da dire no stai ferma non fare niente e se la si ascolta si finisce per vivere una non vita perché il rischio è necessario se si vuole vivere davvero in tanti mi dicono che sono coraggiosa in realtà sono solo una persona molto curiosa sono curiosa di vedere dove mi porterà la vita di vedere come va e se cado e se mi faccio male almeno sono provato e alla fine dei miei giorni potrò guardare indietro e senza rimpianti dire wow quanto vissuto essere coraggiosi non vuol dire non avere paura vuol dire avere una paura folle ma farlo comunque vuol dire ascoltare quella voce che ti dice coraggio un altro passo e questo ci riporta sul kilimangiaro quella notte ho scelto di ascoltare la voce che mi diceva di fare un altro passo e sono arrivata in cima sulla vetta tanto sognata e sapete cosa è successo quando sono arrivata in cima e stato bellissimo una soddisfazione immensa ma poi sono dovuta scendere perché non si può rimanere sulla vetta per sempre e così è la vita non si può essere felici sempre la felicità è uno stato transitorio come l'equilibrio ma esiste bisogna ricordarselo sempre aspirare c e non serve scalare una montagna vera e propria per toccarla basta camminare mettendo un piede davanti all'altro non ha senso voler scalare una montagna per arrivare in cima piantarci sopra una bandierina la vera soddisfazione da raggiungere una vetta sta nella fatica che si è fatta durante il cammino e in quello che si è visto vissuto ho imparato durante il cammino e camminando si scopre una parola che secondo me è molto più bella umile e tangibile di felicità o equilibrio armonia armonia tra mente corpo e anima tra gioia e dolore tra luce e ombra perché alla fine non c'è l'una senza l'altra armonia e quella vera vetta da raggiungere e ce l'abbiamo dentro da sempre parafrasando la watts invece che interpretare la vita come un viaggio con una meta specifica o come una montagna con una vetta da raggiungere dovremo interpretarla come qualcosa di giocoso con una musica o una danza perché il punto di una sinfonia non è arrivare alla fine ma suonarla il punto di una danza non è arrivare in un punto specifico del pavimento ma ad alzarla invece fin da piccoli ci mettono in testa la vita sia una sorta di pellegrinaggio verso il raggiungimento di una meta e lo scopo di arrivare a quella metà che sia successo la pensione magari paradiso dopo la morte e poi arriveremo alla fine e ci accorgeremo che per tutto il tempo c'era sfuggito il punto era una melodia e dovevamo cantarla o ballarla finché la musica veniva suonata alla fine io non ci ho ancora capito molto di che cosa ci faccio qui ma faccio meglio che posso per continuare a scegliere di ballare ogni giorno un passo alla volta e auguro lo stesso anche a voi banco rush [Applauso]