La magistratura è composta da giudici o magistrati che esercitano la funzione giurisdizionale.
Questa funzione consiste nell'applicare norme generali e astratte a casi concreti, risolvendo controversie tra cittadini (giurisdizione civile) o tra lo Stato e cittadini (giurisdizione penale o amministrativa).
Processo Giudiziario
La funzione giurisdizionale si svolge secondo le regole del processo penale e civile, che prevedono tre gradi di giudizio.
Chi non è soddisfatto della decisione di un giudice può rivolgersi a un giudice di grado superiore.
Giudici Speciali
La Costituzione vieta l'istituzione di giudici speciali, ad eccezione di quelli già previsti, come ad esempio:
Tribunali amministrativi regionali
Consiglio di Stato
Corte dei Conti
Indipendenza della Magistratura
La Costituzione garantisce l'indipendenza della magistratura attraverso:
Un ordine autonomo e indipendente
Un organo di autogoverno, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).
Funzioni del CSM
Il CSM gestisce la carriera dei magistrati ordinari, comprese:
Assunzioni
Assegnazioni e trasferimenti
Conferimento di funzioni
Procedimenti disciplinari.
Composizione del CSM:
Include sia giudici che membri non togati eletti dal Parlamento in seduta comune.
Presieduto dal Presidente della Repubblica.
Garanzie per i Giudici
Oltre alle garanzie per la magistratura nel suo complesso, la Costituzione prevede garanzie specifiche per i singoli giudici (indipendenza interna):
Assenza di gerarchia: i giudici sono soggetti solo alla legge.
Assunzione tramite pubblico concorso.
Inamovibilità: i giudici non possono essere trasferiti o rimossi senza consenso o decisione del CSM.
Principi Generali dell'Attività Giurisdizionale
Diritto di essere giudicati dal proprio giudice naturale (precostituito per legge).
Imparzialità del giudice.
Diritto di difesa, anche per i meno abbienti.
Diritto di azione in giudizio per difendere diritti e interessi legittimi.
Diritto a una giustizia tempestiva e garanzia della ragionevole durata del processo.
Obbligo del giudice di motivare le proprie decisioni.