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Le Guerre Persiane e i Pasticciotti

I pasticciotti presentano le guerre persiane. Tra l'VIII e il VII secolo a.C. la popolazione greca si trovò a vivere in condizioni di grande miseria.

Così le poleis misero a disposizione di queste persone rifornimenti e navi, affinché partissero alla ricerca di nuovi territori da colonizzare. Ebbe così inizio una nuova espansione greca nel Mediterraneo, che portò i greci a fondare molte colonie, soprattutto nel sud dell'Italia, e a doversi misurare con altri popoli. Tuttavia, la minaccia più pericolosa arrivava da Oriente. Erano i Persiani, che avevano costruito un vastissimo impero. Inizialmente circoscritto all'area di Persepoli, che vedete in arancione nella cartina, l'impero persiano si estese dal fiume Indo fino al Mediterraneo, che vedete in rosa, grazie alle conquiste di Ciro il Grande, e poi all'Egitto, in verde, grazie alle imprese di Cambise.

Dario, erede dell'impero persiano, volle consolidare le frontiere, portando avanti l'espansione. Ma così facendo, entrò in diretta competizione con le poleis greche per il dominio sul mare Geo. La rivalità fra i greci e la Persia divenne aperto conflitto nel 499 a.C., quando alcune città greche dell'Asia minore, capitanate da Mileto, si ribellarono ai persiani, insorgendo contro le eccessive tasse imposte da Dario.

Tra le poleis della madre patria, però, Solo Atene ed Eretria intervennero a fianco degli insordi, inviando una flotta. Ma nel 494 l'esercito persiano sconfisse la flotta greca e puntò verso la città di Mileto, che aveva guidato la rivolta, distruggendola completamente. Non pago di ciò, l'imperatore persiano Dario progettò una spedizione punitiva contro Atene, per aver supportato i rivoltosi.

Così, nel 490 a.C., nella piana di Maratona, a 42 km da Atene, l'esercito persiano si scontrò contro quello atteniese, che nonostante la netta inferiorità numerica, vinse. grazie alla strategia militare di Milziade che dispose le truppe più valorose sulle ali della falange oplitica, una formazione di combattimento composta da fanteria pesante. Per il resto, Atene non venne aiutata da nessun'altra polis greca. Persino gli spartani, da sempre votati alla guerra, non prestarono aiuto ad Atene.

perché impegnati in una festa per celebrare il dio Apollo. La battaglia combattuta nella piana di Maratona rimase nella storia e conferì un grandissimo prestigio ad Atene, che aveva assunto il ruolo di baluardo dell'indipendenza delle città greche. Ma la battaglia di Maratona è entrata nella storia anche per un avvenimento leggendario.

Per portare in città la notizia della vittoria, infatti, il soldato Filippide corse fino ad Atene, percorrendo ben 42 chilometri. Stremato, morì subito dopo il suo arrivo. In ricordo di quell'evento, ancora oggi alle Olimpiadi si corre la maratona. Una prova di corsa su un percorso lungo esattamente quanto la distanza tra Maratona e Atene.

Riassumiamo quindi le principali tappe della prima guerra persiana in questo schema. L'imperatore Dario espande i confini dell'impero persiano entrando in competizione con i greci per il dominio sull'Egeo. Di conseguenza, nel 499 a.C., alcune città greche dell'Asia Minore, capitanate da Mileto, si ribellano ai persiani.

Solo Atene ed Eretria offrono aiuto a Mileto e alle altre città insorte, inviando una flotta contro i persiani. Nel 494 a.C. i persiani sconfiggono la flotta greca e distruggono la città di Mileto. Inoltre, Dario progetta una spedizione punitiva contro Atene, per aver supportato le città rivoltose. Così nel 490 a.C.

i persiani attaccano l'esercito ateniese nella piana di Maratona, ma vengono miseramente sconfitti. Ne deriva un grande prestigio per la città di Atene. Il successo ottenuto dagli Ateniesi portò le altre poleis a impegnarsi nella guerra che stava preparando Cerse, ossia il figlio dell'imperatore Dario.

Così le varie poleis greche si allearono tra loro nella Lega Panellenica, denominazione che significa Unione di Tutti i Greci. Ma il piano militare di Cersei era molto più complesso di quello del padre. Prevedeva infatti un'azione congiunta delle forze di terra e di quelle di mare. In altre parole, Cersei aveva pianificato un'invasione della Grecia per via di terra, accompagnata dall'azione di flotte navali.

Nel 480 a.C. l'esercito di terra spartano, con a capo il re di Sparta Leonida, si scontrò con i persiani alle Termopili, una località greca dove nell'antichità esisteva uno stretto passaggio costiero, che vedete qui nella cartina. Ma i persiani ebbero la meglio e i greci furono sconfitti. Pare infatti che grazie alle informazioni di un traditore greco, i persiani riuscirono ad aggirare il passo delle Termopili, percorrendo il sentiero dell'Anopaia.

Tuttavia, i greci vinsero in mare. Grazie alla flotta teniese, infatti, i greci ottennero un fondamentale successo navale presso l'isola di Salamina. Quando si parla della vittoria di Salamina, in molti pensano ad un insaccato, come il salame o la salamina da sugo. Beh, non è del tutto sbagliato.

Il nome Salamina, infatti, deriverebbe dalla parola sale e significherebbe letteralmente il posto in mezzo all'acqua salata. Non a caso, si tratta di un'isola in mezzo al mare, che vedete qui nella cartina. Ma anticamente, con il termine salamen, si indicava anche il pesce salato, ovvero lo stoccafisso o il baccalà, pesce salato che fino al 400 era venduto nelle botteghe insieme alla carne e ai salumi. Con salamen, quindi, si indicava sia il baccalà sia i diversi insaccati.

Insaccati a parte comunque, con il trionfo degli Atenesi a Salamina e con la successiva vittoria di Platea sotto la guida dello spartano Pausania, i greci sconfissero definitivamente i persiani, che non furono più una minaccia per la Grecia. Riassumiamo infine la seconda guerra persiana in questo schema. Il successo ottenuto da Atene nella prima guerra persiana portò le altre poleis a impegnarsi nella guerra che stava preparando Cerse. Così le poleis greche pensarono di allearsi tra loro nella lega panellenica. Ma il piano di Cerse era molto più complesso di quello del padre e prevedeva un'azione congiunta delle forze di terra, che si scontrarono con i greci alle Termopili, e delle forze di mare.

che attaccarono i greci presso l'isola di Salamina. La battaglia delle Termopili si concluse con la vittoria dei Persiani, mentre la battaglia di Salamina si concluse con la vittoria dei Greci, che poi sconfissero definitivamente i Persiani a Platea. Puoi scaricare questi schemi dal link indicato nella descrizione del video qui sotto.