[Musica] pascoli è in un qualche modo il lato opposto di d'annunzio da come da non sia appunto a diciamo queste questa vita straordinaria questa avventurosa piena di incontri questo palcoscenico internazionale parigi eccetera pascoli è un uomo che vive quietamente insomma nella sua diciamo così piccola dimora che ha il culto anche della campania dell'ambiente protetto del nido ecco e del nido familiare [Musica] tuttavia non meno importante è la poesia del pascoli per comprendere come a un certo momento si assista a una sorta di allargamento del linguaggio poetico cioè la lingua della poesia conquista nuovi territori di conquista sempre di più di conquista con d'annunzio ma li conquista anche con pascoli perché il pascoli esercita come una sorta di pressione a cui veramente ai in margine ai limiti del linguaggio perché da un lato va verso la specializzazione del linguaggio il cosiddetto il violetto perché non chiama mai una pianta con un nome generico ma con il nome botanico esatto e così gli animali e così tutto ciò che nomina ma dalla parte opposta cioè sul versante opposto della della ru sulla soglia opposta del linguaggio il pascoli cerca quello che è il linguaggio primordiale primitivo il linguaggio della natura i versi degli uccelli le onomatopee quindi vediamo che c'è questa pressione direi nella ricerca del linguaggio poetico del pascoli che spinge verso i due confini del linguaggio e soprattutto la cosa importante da capire è che questa attenzione al piccolo all'umile del pascoli viene esercitata per quella che in una famosa poesia che si chiama l'assiolo vengono chiamate le invisibili porte cioè questa attenzione al piccolo deve portare alla individuazione del di quello che è appunto il momento soglia il punto in cui lo sguardo dell'uomo sembra arrestarsi la conoscenza sembra arrestarsi e si intravede un deal a queste appunto invisibili proprie proprio per questo il pascoli a questa attenzione così grande verso l'infanzia verso la fanciullezza e verso diciamo così quella che apparentemente sarebbe una semplicità in un epoca che invece l'europa positivistica valorizza diciamo così l'approccio scientistico l'approccio oggettivo alle cose ecco il pascolo invece cerca non è non si accontenta di questa cultura e va a cercare l'ambiguità va a cercare diciamo così la lo sfumato del linguaggio e questo si traduce anche nel suo stile perché il pascolo e un grande rivoluzionario ma un rivoluzionario per un bandiera le sue rivoluzioni rivoluzionato dall'interno ad esempio pensiamo alla metrica la metrica pascoliana apparentemente è una metrica tradizionale ma in realtà poi scopriamo che attraverso piccoli spostamenti attraverso piccoli accorgimenti la metrica pascoliana sconvolge sostanzialmente la tradizione e così lo stile lo stile del pascoli e uno stile che continuamente confonde con l'ascoli ama sempre i momenti liminari l'alba il tramonto perché nel dello stile ad esempio utilizza in maniera veramente un consistente la sinestesia la sinestesia che cos'è in fondo se non il come dire il dissolversi dei confini sensoriali percettivi questo punto è lo stile di pascoli e proprio per questo pascoli è un poeta importantissimo per la poesia novecentesca