Filosofia Giusnaturalistica e Jean-Jacques Rousseau

Filosofi precedenti

• Thomas Hobbes e John Locke sono stati discussi nelle lezioni precedenti riguardo allo stato di natura e ai diritti naturali.

Jean-Jacques Rousseau

• Filosofo del XVIII secolo, parte dell'Illuminismo ma con idee contrastanti rispetto alla corrente principale.
• Influenzò la Rivoluzione Francese e fu amico di filosofi come Diderot e Voltaire, pur con divergenze significative.
• Nacque nel 1712 a Ginevra, inizialmente interessato alla musica, prima di passare alla filosofia.
• Collaborò con l'Enciclopedia e sviluppò il suo pensiero filosofico grazie all'influenza di Diderot.

Vita e carriera

• Eccentrico e con un carattere particolare, spesso in conflitto con altri filosofi del suo tempo.
• Ha avuto una vita travagliata, con fughe e difficoltà a causa delle sue idee critiche.
• Scrisse diverse opere importanti tra cui "Discorsi sulle scienze e le arti" e "Il contratto sociale".

Pensiero filosofico

Critica alle scienze e le arti

• Rousseau sostiene che invece di migliorare l'uomo, scienze e arti derivano dai vizi umani come la vanità e l'orgoglio.
• Le scienze e le arti non hanno origine in virtù ma in vizi.
• Egli critica l'ottimismo illuminista sulla capacità delle scienze di portare al progresso.

Stato di natura e società

• Contrappone al pensiero di Hobbes e Locke l'idea di un "buon selvaggio".
• Uomo in natura caratterizzato da amore di sé e pietà, vivendo in uno stato di felicità e bontà originaria.
• La civilizzazione ha corrotto l'uomo, introducendo disuguaglianze.
• La proprietà privata è vista come la causa principale delle disuguaglianze umane.

Il patto sociale

• Critica il patto sociale esistente come ingiusto, essendo un patto offerto dai ricchi ai poveri con l'inganno.
• L'attuale stato è visto come una legalizzazione del sopruso e dell'ineguaglianza.

Conclusioni

• Rousseau vede la nascita delle disuguaglianze attraverso tre tappe fondamentali:

  1. Nascita della proprietà privata.
  2. Istituzione della magistratura.
  3. Mutamento del potere legittimo in arbitrario.

• Propone la necessità di un nuovo contratto sociale per un sistema più equo e giusto.

Bibliografia

• Opere principali: "Discorsi sulle scienze e le arti", "Discorsi sull'origine della disuguaglianza", "Il contratto sociale", "L'Emilio".