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Il pensiero di Karl Popper

ciao a tutti sono domenico petrolino questo episodio di non puoi non saperlo è dedicato al filosofo ed epistemologo austriaco karl potter prima di procedere come sempre vi ricordo che i testi dei miei video e tutti gli altri miei libri sono disponibili su amazon sia in formato ebook si è formato cartaceo trovate il link alla mia pagina amazon nella descrizione di questo video caro po per nascere ed al 28 luglio del 1902 da una famiglia borghese di origini ebraiche studia all'università di vienna è attratto dalle teorie marxiste entra a far parte dell'associazione degli studenti socialisti e si iscrive al partito socialdemocratico d'austria che a quel tempo aveva adottato pienamente l'ideologia marxista deluso però dalle restrizioni filosofiche imposte dal materialismo storico di marx popper abbandona l'ideologia marxista sostenendo di aver accettato acriticamente dogmaticamente non credo pericoloso rimanendo da allora in poi per tutta la sua vita un sostenitore del liberalismo sociale ricordiamo che con la locuzione materialismo storico si intende nell'ambito dell'analisi marxiana di struttura e sovrastruttura l'interpretazione materialistica della storia e dell'evoluzione delle società umane marx infatti considera come determinanti per lo sviluppo della storia umana e per la creazione di un ordine sociale diversi fattori strutturali materiali in particolare tecnologici ed economici questa visione della storia si differenzia sostanzialmente da quella degli idealisti che alla base dei cambiamenti politici e sociali pongono invece elementi quali la filosofia l'arte la politica o la religione elementi appunto che marx chiama invece sovrastrutturali nel 1928 all'età di 26 anni popper consegue il dottorato in filosofia e tra il 1930 e il 1936 insegna diverse scuole secondarie nel 1937 in seguito all'avvento del nazismo per via delle sue origini ebraiche e costretto a fuggire in nuova zelanda vi riesce anche grazie all'aiuto dell'economista liberale della scuola austriaca friedrich von hayek con il quale rimarrà legato da profonda amicizia per tutta la vita in nuova zelanda diventa lecture di filosofia presso l'università di canterbury a christchurch quella che vediamo nell'immagine e nel 1946 sempre con il supporto di hayek si trasferisce in inghilterra dove insegna logica e metodo scientifico alla london school of economics lo stesso aiac aiuterà popper a pubblicare le opere dal titolo la società aperta e i suoi nemici e miseria dello storicismo popper si ritira dall'insegnamento nel 1969 ma rimane intellettualmente attivo fino al 1994 anno della sua morte per descrivere il proprio approccio filosofico alla scienza popper ha coniato l'espressione razionalismo critico secondo cui la ragione in materia di conoscenze empiriche non può avere una funzione dimostrativa ma unicamente un compito critico la ragione infatti non è in grado di dimostrare la verità di una teoria scientifica ma deve esclusivamente essere impiegata per cercare di falsificare la teoria stessa l'approccio alla conoscenza scientifica deve quindi avvenire sulla base di ciò che può per chi ama principio di falsificabilità che afferma che una teoria e scientifica solo se sottoponibile a controlli in grado eventualmente di falsificarla popper affida quindi alla ragione il compito di individuare i possibili errori che si celano nelle teorie prese in esame se le tesi sostenute da tali teorie non contrastano con le senza poi in altre parole se i tentativi di falsificazione da parte della ragione non ottengono alcun risultato le teorie vengono ritenute corroborate cioè rinforzate anche se mai si possono dire verificate questo perché ogni argomentazione da parte della ragione e provvisoria in quanto altre conoscenze a disposizione degli studiosi in futuro potrebbero darle alla ragione gli strumenti per falsificare quelle stesse teorie po per natura questo suo approccio alla conoscenza scientifica sin da giovanissimo quando nel 1919 all'età di 17 anni assiste a una conferenza di einstein a vienna dove dichiara di essere rimasto sbalordito nel vedere messe in crisi la meccanica di newton e l'elettrodinamica di maxwell che fino ad allora erano accettate fianco a fianco come verità indubitabili einstein infatti sfidava i suoi colleghi scienziati a sottoporre la sua teoria generale della relatività alla prova spettroscopica dichiarando che aperte virgolette se non esistesse lo spostamento delle righe spettrali verso il rosso a opera del campo gravitazionale allora la teoria della relatività generale risulterebbe insostenibile chiuse le virgolette citiamo po per la parte virgolette sentivo che era questo il vero atteggiamento scientifico era completamente differente dall atteggiamento dogmatico che continuamente affermava di trovare verificazioni delle sue teorie preferite giunsi così sul finire del 1919 alla conclusione che l'atteggiamento scientifico era l'atteggiamento critico che non andava in cerca di verificazioni bensì di controlli cruciali controlli che avrebbero potuto confutare latte teoria messa alla prova pur non potendo l'ha mai confermare definitivamente chiuso le virgolette dal razionalismo critico deriva la concezione fallibili stica popperiana che da un lato riconosce come incerta ogni conoscenza empirica e dall'altro non nega però l'esistenza di una verità assoluta come ideale a cui tendere l'errore perde così la sua connotazione negativa e diventa uno strumento grazie a cui è possibile delimitare l'orizzonte della verità l'errore rappresenta infatti un limite della scienza ma allo stesso tempo è anche una sua parte costitutiva perché consente di imparare da esso attraverso la sua costante eliminazione resa possibile dal dibattito critico il progresso scientifico per po per non consiste quindi nella cumulo di verità ma nello scarto degli errori quanto più si sbaglia tanto più si evolve la conoscenza in maniera analoga all'evoluzione biologica ci chiamò popper ad arte virgolette evitare errori e un ideale meschino se non usiamo affrontare problemi che sono così difficili da rendere l'errore quasi inevitabile non vi sarà allora sviluppo della conoscenza in effetti e dalle nostre teorie più ardite incluse quelle che sono air one che noi impariamo di più nessuno può evitare di fare errori la grande cosa e imparare da essi chiuse le virgolette per po per non esistono fonti della conoscenza migliori o peggiori di altre l'intuito l'immaginazione le idee preconcette cioè quelle che vengono concepite mentalmente prima di essere state sperimentate anche soprattutto quelle più ardite sono spesso all'origine di una teoria scientifica per popper nell'ambito scientifico non è niente osservare la realtà ma bisogna anche sapere cosa osservare l'osservazione infatti non è mai neutra ma si basa su questa o quella teoria ed è quindi impossibile distinguere i fatti dalle opinioni anche in ogni approccio presunto empirico la mente umana tende inconsciamente a sovrapporre i propri schemi mentali alla realtà osservata non esistono quindi fatti oggettivi ma soltanto e sempre opinioni e da ciò consegue il carattere fallibile della scienza con parole di popper aperte virgolette la base empirica delle scienze oggettive non ha in sé nulla di assoluto la scienza non poggia su un solido strato di roccia e come un edificio costruito su palafitte chiuse le virgolette come già visto però ciò non implica che sia necessario rinunciare alla ricerca della verità oggettiva al contrario è proprio grazie agli errori che gli studiosi hanno la possibilità di approssimarsi idealmente ad essa quindi alla verità oggettiva attraverso un costante processo evolutivo di eliminazione del falso la verità è quindi un ideale a cui tendere che rende possibile l'azione dello scienziato e le dà un senso con parole li può per aperte virgolette lo status della verità intesa in senso oggettivo come corrispondenza ai fatti con il suo ruolo di principio regolativo può paragonarsi a quello di una cima montuosa normalmente a volta fra le nuvole uno scalatore può non solo avere difficoltà a raggiungerla ma anche non accorgersene quando vi giunge poiché può non riuscire a distinguere nel google e sarà la vetta principale è un picco secondario questo tuttavia non mette in discussione l'esistenza oggettiva della vetta e se lo scalatore dice subito di aver raggiunto la pera vetta e gli riconosce comunque implicitamente l'esistenza oggettiva di questa chiusura virgolette molto bene questo è tutto per quanto riguarda questo primo video dedicato a karl popper iscrivetevi al canale per non perdervi i prossimi e se avete bisogno dei testi dei miei video sono disponibili su amazon il link è in descrizione ciao a tutti e alla prossima